• Im steilen Aufstieg vom Dorf Braggio nach Mondent. Bilder: Markus Ruff

    Im steilen Aufstieg vom Dorf Braggio nach Mondent. Bilder: Markus Ruff.

  • Von der Kapelle Sant’Antoni de Bolada aus kann man das ganze Calancatal überblicken.

    Von der Kapelle Sant’Antoni de Bolada aus kann man das ganze Calancatal überblicken..

  • Die kleine, rote Luftseilbahn bringt die Wanderer ab Arvigo nach Braggio.

    Die kleine, rote Luftseilbahn bringt die Wanderer ab Arvigo nach Braggio..

  • Braggio besticht durch seine Häuser mit südlichem Ambiente

    Braggio besticht durch seine Häuser mit südlichem Ambiente.

  • Ein weiterer Höhepunkt ist die Pian di Scignan, ein Hochmoor kurz vor Sta. Maria.

    Ein weiterer Höhepunkt ist die Pian di Scignan, ein Hochmoor kurz vor Sta. Maria..

  • Sta. Maria in Calanca ist das Ziel dieser Wanderung. Hier lohnt sich ein Besuch der Kirche.

    Sta. Maria in Calanca ist das Ziel dieser Wanderung. Hier lohnt sich ein Besuch der Kirche..

    Braggio — Grono, Paese • GR

    Vom Calancatal ins Misox

    Braggio ist ein kleines, autofreies Bergdorf, das nur mit der Filovia, der Seilbahn, erreichbar ist. Die rund 50 Einwohner blicken dank sanftem Tourismus und nachhaltiger Landwirtschaft zuversichtlich in die Zukunft. Davon kann man sich vor Beginn der Wanderung im Dorfladen (Negozio) überzeugen, wo man bei einem feinen Cappuccino oder Espresso den lebhaften Dorftreffpunkt der Braggiotti erlebt – allzu früh starten sollte man sowieso nicht, da man sonst den ersten Teil der Wanderung im Schatten geht. Vom Dorfkern von Braggio geht es steil hinauf zum Waldrand bei Mondent. Mehrheitlich im Wald führt die Wanderung abwechslungsreich und sanft aufsteigend mit ein paar ausgesetzten Stellen talauswärts. Bei der Ruine der Kapelle von Camarcün gibt es eine erste Möglichkeit für eine Pause. Wenig später hat man bei der Kapelle Sant’Antoni de Bolada den höchsten Punkt der Wanderung erreicht – ein idealer Rastplatz mit Blick über das ganze Tal bis zum Zapporthorn. Der Abstieg bis Sta. Maria führt durch Wald. Nach zehn Minuten verzweigt sich der Weg. Die Variante rechts führt beim geschützten Hochmoor Pian di Scignan vorbei. Kurze Zeit später erreicht man die ersten Häuser der Gemeinde Sta. Maria und dann das Dorf, dessen katholische Pfarrkirche aus dem 13. Jahrhundert wegen der hölzernen Kassettendecke berühmt ist. Der Abstieg nach Castaneda durch den Kastanienwald führt über uralte, wiederhergestellte Terrassen zu den Ruinen der Mühle von Pisella und weiter hinunter zum Ziel der Wanderung, Grono im Misox.

    Informazione

    Erreichbar ist Braggio mit der Seilbahn ab Arvigo. Dorthin gelangt man ab Bellinzona mit dem Bus, mit Umsteigen in «Grono, Bivio Calanca».

     

    Agriturismo Raisc, Braggio, 091 828 13 34, www.agriturismoraisc.ch
    Ristorante-Ostello, Valmeira, 079 661 19 23,
    www.ristorante-ostello-valmeira-braggio.com
    Ristorante Bellavista, Sta. Maria, 091 827 22 05, www.ristorantebellavistastamaria.com
    Ristorante Vecchia Birreria, Grono,
    091 827 31 59, www.vecchia-birreria.ch

    Escursione Nr. 1915

    Pubblicato 2021 ‒ Presentato da Sentieri Svizzeri

    Markus Ruff

    Percorso dell'escursione

    Mostra su swisstopo
    Braggio
    0:00
    0:00
    Mondent
    0:25
    0:25
    Cappella di Camarcün
    1:25
    1:00
    Sant'Antoni de Bolada
    1:55
    0:30
    Pian di Scignan
    2:10
    0:15
    Sta. Maria in Calanca
    3:10
    1:00
    Castaneda
    3:30
    0:20
    Pisella
    3:50
    0:20
    Grono, Paese
    4:25
    0:35

    Proposte escursionistiche

    Sulle tracce della storia attraverso la Mesolcina Nr. 2234
    Roveredo GR, Centro — Grono, Paese • GR

    Sulle tracce della storia attraverso la Mesolcina

    Dalla fermata dell’autopostale Roveredo Centro, si svolta a destra nella direzione di marcia dopo il sottopassaggio e ci si ritrova in una verde radura, dove un tempo l’autostrada attraversava il paese. A destra dell’Hotel Stazione, la stradina Scalinàda di Scòl si arrampica sul pendio e, passando accanto alla scuola, offre delle splendide vedute sulla frazione San Fedee, dove l’Hotel Santana si è scelto una posizione incantevole. Proprio di fronte, si trova un’idilliaca selva castanile con panchine, un sentiero per passeggiare e il Grotto Zendralli. Poco più in alto sulla sinistra, la Gardelina porta in pochi passi alla chiesa di Sant’Anna – un luogo perfetto da fotografare all’imbocco della Val Traversagna, grazie ai due ponti in pietra ad arco e all’antica casa dei pellegrini. Proseguendo oltre la chiesa, alla successiva biforcazione si tiene la destra, seguendo i cartelli per Torre Boggiano. Da qui, il percorso attraversa prima un’altra selva castanile per poi inerpicarsi, sempre più ripido, nel bosco. Gli abitanti dei Rustici superiori hanno asfaltato il sentiero, tanto che non è raro incontrare ciclisti lungo il tragitto. Al cartello indicante la Torre di Bogian, si svolta a sinistra nel sentiero che conduce a una grande radura con i resti della torre. Da qui si apre un panorama spettacolare su tutta la Mesolcina e sulla Riviera ticinese. Dopo un breve tratto, si torna indietro fino all’ultima biforcazione e si segue il sentiero panoramico che si addentra ancora un po’ nella valle, prima di scendere nuovamente sul percorso principale. Giunti al parcheggio sopra la chiesa, si imbocca il sentiero escursionistico a destra che passa accanto al romantico e selvaggio Grotto Gardelina, per poi arrivare in località Provée dove si incontra il fiume Moesa. Da qui, si cammina sempre lungo il corso del fiume in direzione nord-est. Presto si passa sotto l’autostrada, che però non compromette la bellezza del paesaggio fluviale. Il sentiero sale brevemente sul pendio fino a raggiungere alcune capanne nascoste, per poi ridiscendere verso il fiume. Superato il distributore di corrente, si prosegue lungo una stradina che attraversa ampi prati fino al ponte sulla Moesa e al villaggio di Grono.
    Tre castelli ticinesi e un villaggio fantasma Nr. 2144
    Giubiasco — Bellinzona • TI

    Tre castelli ticinesi e un villaggio fantasma

    Nel centro di Bellinzona, tra negozi e bar, si nasconde un passaggio per fare un salto indietro nel tempo. Risalendo i vicoli del centro storico, con le scale o l’ascensore, si raggiunge la fortezza medievale che troneggia su un colle: Castelgrande. Dall’alto delle mura, la vista si apre su altri due simboli del capoluogo ticinese: i castelli di Montebello e di Sasso Corbaro. Dal 2020 i tre castelli, insieme alla murata e alle mura cittadine, fanno parte del Patrimonio mondiale dell’Unesco. Il sito storico è la meta dell’escursione di tre ore che parte da Giubiasco. Dalla stazione ferroviaria si attraversa Piazza Grande, per poi salire dolcemente in direzione Pianezzo. Un sentiero di ghiaia, costeggiato dal verde e fiori colorati, conduce a Scarpapè. Da una terrazza dell’omonima struttura di appartamenti vacanza, che una volta era un grotto, la vista spazia sul Piano di Magadino fino al Lago Maggiore. Il bosco prende poi il sopravvento e il sentiero porta alle rovine di Prada attraversando una piccola gola. Il villaggio fantasma medievale fu misteriosamente abbandonato nel XVII secolo. Fu a causa della peste o delle condizioni agricole sfavorevoli? Dal 2019, Prada è protetto quale bene culturale d’interesse cantonale. Sono stati avviati lavori archeologici per preservare le rovine e trovare altri indizi che svelino il mistero. A Prada, meritano senz’altro una visita gli affreschi della chiesa restaurata dedicata ai Santi Girolamo e Rocco. Si scende quindi dal pendio boscoso attraverso la gola del torrente Dragonato. Anziché prendere il sentiero diretto per Bellinzona, vale la pena fare una capatina al Castello di Sasso Corbaro. Da qui, un percorso per passeggiate segnalato conduce agli altri due castelli Unesco. Nel centro di Bellinzona, tra negozi e bar, si nasconde un passaggio per fare un salto indietro nel tempo. Risalendo i vicoli del centro storico, con le scale o l’ascensore, si raggiunge la fortezza medievale che troneggia su un colle: Castelgrande. Dall’alto delle mura, la vista si apre su altri due simboli del capoluogo ticinese: i castelli di Montebello e di Sasso Corbaro. Dal 2020 i tre castelli, insieme alla murata e alle mura cittadine, fanno parte del Patrimonio mondiale dell’Unesco. Il sito storico è la meta dell’escursione di tre ore che parte da Giubiasco. Dalla stazione ferroviaria si attraversa Piazza Grande, per poi salire dolcemente in direzione Pianezzo. Un sentiero di ghiaia, costeggiato dal verde e fiori colorati, conduce a Scarpapè. Da una terrazza dell’omonima struttura di appartamenti vacanza, che una volta era un grotto, la vista spazia sul Piano di Magadino fino al Lago Maggiore. Il bosco prende poi il sopravvento e il sentiero porta alle rovine di Prada attraversando una piccola gola. Il villaggio fantasma medievale fu misteriosamente abbandonato nel XVII secolo. Fu a causa della peste o delle condizioni agricole sfavorevoli? Dal 2019, Prada è protetto quale bene culturale d’interesse cantonale. Sono stati avviati lavori archeologici per preservare le rovine e trovare altri indizi che svelino il mistero. A Prada, meritano senz’altro una visita gli affreschi della chiesa restaurata dedicata ai Santi Girolamo e Rocco. Si scende quindi dal pendio boscoso attraverso la gola del torrente Dragonato. Anziché prendere il sentiero diretto per Bellinzona, vale la pena fare una capatina al Castello di Sasso Corbaro. Da qui, un percorso per passeggiate segnalato conduce agli altri due castelli Unesco.
    Relikte von früher im Calancatal Nr. 1916
    Selma • GR

    Relikte von früher im Calancatal

    In erhabener Lage präsentiert sich Landarenca – ein autofreies Vorzeigedörfchen, in dem es sich auch gut speisen und übernachten lässt. Einst lebten an die 100 Menschen hier, heute sind es noch 12 ganzjährige Bewohner. Wald stockt auf einigen ehemaligen Ackerterrassen. Aus der ehemaligen Schule ist ein Ostello geworden, aus der ehemaligen Post eine Osteria. Ausgangspunkt der Wanderung ist Selma. Praktisch, dass die Seilbahn nach Landarenca in Selbstbedienung funktioniert und man sich keine Öffnungszeiten merken muss. Nach der gemütlichen Anreise in die Höhe lohnt sich ein Bummel durch das Dorf. Den Wanderschildern nach Arvigo folgend, biegt man am südlichen Dorfrand links in den abwärtsführenden Weg. Erst etwas steiler abwärts, dann aber in einer flacheren Querung durch lockeren Waldbestand, der immer wieder schöne Ausblicke erlaubt. Bald passiert man die Kapelle San Lucio e Gottardo an einem Felssporn, und es geht wieder steiler abwärts. Erneut folgt ein flacher Abschnitt durch eine wilde Felsenlandschaft, bevor sich die Route vorbei am Maiensäss von Mont allmählich nach Arvigo senkt. Die Wanderroute führt an der Kirche vorbei zum Dorfplatz. Die Fassade der «Casa di Circolo» ist mit den Wappen aller Calancagemeinden geschmückt. Über eine Bogenbrücke wird ans linke Ufer der Calancasca gewechselt. Immer wieder laden kleine Sandbuchten und Badeplätze zum Verweilen ein. Spannend auch das Bergsturzgelände, durch das sich der Pfad schlängelt, wo riesige Felsbrocken kleine Tunnel und verzauberte Winkel bilden. Nach einem fast schluchtartigen Engpass weitet sich der Talgrund wieder etwas, und Selma taucht auf. Über die Brücke kehrt man zur Hauptstrasse und Bushaltestelle zurück.
    Nr. 277t_3
    Arvigo — Grono • GR

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    Prodotti abbinati del nostro negozio

    277T Roveredo

    CHF 22.50

    Tag

    Grigioni Ticino Escursione in montagna Estate Escursione in alta quota e panoramica Escursione culturale Media T2

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